Il Credito d’Imposta Formazione

La formazione come ammortizzatore sociale

Abbiamo intervistato Giovanni Letizia, un grande professionista che, dopo anni di azienda, ha deciso di mettere la sua esperienza a servizio delle imprese.

Cos’è il credito d’imposta?

Il credito d’imposta formazione 4.0 nasce nel 2017 e va a premiare le aziende che decidono di investire nella formazione del capitale umano e quindi nei propri dipendenti.

Quali sono gli ambiti di formazione ammissibili?

Tutti corsi di marketing, comunicazione, vendita, gestione del gruppo e sistemi di qualità ISO 9001 e ISO TS. Inoltre, sono inclusi tutti i corsi di informatica: dal pacchetto Office alla gestione reti, dai linguaggi di programmazione, ai social, Seo, siti e portali internet e i corsi in ambito amministrativo contabile su applicativi gestionali. Sono inclusi anche i corsi specifici del core business, dove opera l’azienda. Le percentuali di recupero variano per ogni ora di formazione frequentata, da un 30 fino a 50% del costo medio orario del dipendente impiegatoQualora il corso sia tenuto all’interno dell’azienda e il docente sia un impiegato interno, si recuperano anche i costi del docente in quanto esso stesso dipendente.

Quali sono le modalità di formazione?

Ci sono quattro modalità di formazione:

tradizionale in aula, ‘training on the job’ con il senior che lavora a stretto contatto con il dipendente direttamente sul campo, e-learning, dove si utilizza una piattaforma per la didattica con sessioni di verifica di ciò che si è appreso e, infine, via web e webinar, molto in voga in questo periodo”.

La formazione come ammortizzatore sociale

Le aziende in questo momento hanno due possibilità: far lavorare il personale in smart working oppure metterlo in Cassa Integrazione. In ambo i casi potrebbe essere un momento interessante per fare formazione tramite webinar. “Un’opzione molto vantaggiosa per l’imprenditore ed i suoi collaboratori è quella di utilizzare lo strumento della formazione, tramite un periodo di smart working ed uno di Cassa IntegrazioneQuindi l’imprenditore potrebbe dividere un mese in 15 giorni di cassa integrazione e 15 giorni di smart working, utilizzando lo strumento per cui i corsi vengono effettuati internamente, recuperando così sia la quota del docente/dipendente che la quota dei partecipanti”. “In questo modo il dipendente potrà percepire la quasi totalità del suo stipendio netto, con la differenza che non dovrà sostenere le spese connesse con il tragitto casa-lavoro, come benzina e cibo, e potrà godersi la famiglia. Grazie a questa vantaggiosa opzione si avrà un dipendente soddisfatto e riconoscente della propria azienda che ha investito in lui. Ne risulterà un vantaggio strategico anche per l’imprenditore che potrà recuperare fino al 50% della formazione erogata e avrà dipendenti più motivati e più competenti”.

Lo strumento della formazione come ammortizzatore sociale risulta particolarmente utile per affrontare la situazione di oggi e va a beneficio degli imprenditori lungimiranti che vedono oltre la siepe”.

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